giovedì 6 novembre 2014

RIPRENDE L' ATTIVITA' DEL LABORATORIO DI RICERCA STORICA DELLA VALLE GRANA.

Martedì 11 novembre, alle ore 21.00, nel Centro d’incontro comunale di Valgrana, ripartirà l'attività del “Laboratorio di ricerca storica della valle Grana”. All’iniziativa possono partecipare tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla storia del proprio territorio. L’attività del laboratorio si sviluppa, sostanzialmente, in una serie di incontri a cadenza quindicinale organizzati in forma seminariale e cioè con un coordinatore e con un'organizzazione del lavoro in gruppi. I soggetti delle ricerche saranno individuati a partire dagli interessi dei partecipanti.
Perché fare ricerca storica sul proprio territorio? Lasciamo alle parole dello storico inglese E. P. Thompson il compito di rispondere a questa domanda: "La storia offre alla gente la possibilità di capire i cambiamenti e gli sconvolgimenti che la coinvolgono in prima persona: guerra mondiale, emigrazione, espulsione dal ciclo produttivo in seguito allo sviluppo tecnologico, a trasformazioni del corpo sociale, come quello in atto nel ruolo dei giovani. La storia locale fa si che un villaggio o una città possano indagare la loro funzione nel corso delle specifiche evoluzioni subite mentre, il nuovo venuto, può evitare di sentirsi uno sradicato attingendo al patrimonio di conoscenze storiche personali” (E. P. Thompson). L’approccio storico, dunque, ci permette di dare una spiegazione del perché è successa quella cosa , in quel momento e in quel luogo.
IL primo ciclo di ricerche del Laboratorio della valle Grana si è concluso nel luglio del 2014 con la pubblicazione del saggio di D. Arneodo, B. Audello, V. Dabbene, G. P. Dadone, D. Deidda, “Lauze e lauzatìe a San Pietro Monterosso. Lo sfruttamento delle cave di ardesia in una Comunità della valle Grana. San Pietro Monterosso XVII-XX secolo” sul numero 3-4 di “Draios e Viol Quaderni degli ecomusei delle valli Stura Grana e Maira”, e con l’allestimento della mostra “Uomini e Pietre – Ome e Peire”, presso la sede espositiva dell’Ecomuseo “Terra del Castelmagno”, che, dal dicembre 2013 all’agosto scorso, ha registrato più di 2.000 visitatori.
I risultati del nuovo ciclo di ricerche potranno confluire nella stesura di saggi pubblicati su “Draios e Viol”, o essere resi pubblici attraverso l’allestimento di mostre sostenute dall’ecomuseo “Terra del Castelmagno”.

Per ulteriori informazioni ecomuseo@terradelcastelmagno.it, diego.deidda@outlook.it.

PIRAMIDE DELLE ETA'.  SAN PIETRO MONTEROSSO -1790

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