sabato 13 dicembre 2014

Una ricerca sulla storia della Comunità di Pradleves, valle Grana, Cuneo.

 
Il Laboratorio di ricerca storica dell’ecomuseo “Terra del Castelmagno”, in collaborazione con l'amministrazione comunale, propone un lavoro di ricerca sulla storia della comunità di Pradleves. Una storia fatta di eventi, ma anche e soprattutto di persone: Vilo e frazioni, famiglie, emigrazione, contadini, carbonai e fabbri…, dalla fine del Medioevo al secolo scorso.
Un lavoro fatto da gente di Pradleves, per la gente di Pradleves e, speriamo, anche con la gente di Pradleves.
L’idea è quella di ricostruire la storia della Comunità attraverso documenti d’archivio, storie, fotografie, oggetti che dovranno essere organizzati in una mostra attraverso testi, ma anche interviste e filmati.
Il primo incontro organizzativo si terrà giovedì 18 dicembre, alle ore 21.00, presso i locali delle ex scuole di Pradleves.
Per info: diego.deidda@outlook.it, d.arneodo@tiscali.it



La piazza principale di Pradleves e la sede comunale alla fine del XIX sec.




giovedì 6 novembre 2014

RIPRENDE L' ATTIVITA' DEL LABORATORIO DI RICERCA STORICA DELLA VALLE GRANA.

Martedì 11 novembre, alle ore 21.00, nel Centro d’incontro comunale di Valgrana, ripartirà l'attività del “Laboratorio di ricerca storica della valle Grana”. All’iniziativa possono partecipare tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla storia del proprio territorio. L’attività del laboratorio si sviluppa, sostanzialmente, in una serie di incontri a cadenza quindicinale organizzati in forma seminariale e cioè con un coordinatore e con un'organizzazione del lavoro in gruppi. I soggetti delle ricerche saranno individuati a partire dagli interessi dei partecipanti.
Perché fare ricerca storica sul proprio territorio? Lasciamo alle parole dello storico inglese E. P. Thompson il compito di rispondere a questa domanda: "La storia offre alla gente la possibilità di capire i cambiamenti e gli sconvolgimenti che la coinvolgono in prima persona: guerra mondiale, emigrazione, espulsione dal ciclo produttivo in seguito allo sviluppo tecnologico, a trasformazioni del corpo sociale, come quello in atto nel ruolo dei giovani. La storia locale fa si che un villaggio o una città possano indagare la loro funzione nel corso delle specifiche evoluzioni subite mentre, il nuovo venuto, può evitare di sentirsi uno sradicato attingendo al patrimonio di conoscenze storiche personali” (E. P. Thompson). L’approccio storico, dunque, ci permette di dare una spiegazione del perché è successa quella cosa , in quel momento e in quel luogo.
IL primo ciclo di ricerche del Laboratorio della valle Grana si è concluso nel luglio del 2014 con la pubblicazione del saggio di D. Arneodo, B. Audello, V. Dabbene, G. P. Dadone, D. Deidda, “Lauze e lauzatìe a San Pietro Monterosso. Lo sfruttamento delle cave di ardesia in una Comunità della valle Grana. San Pietro Monterosso XVII-XX secolo” sul numero 3-4 di “Draios e Viol Quaderni degli ecomusei delle valli Stura Grana e Maira”, e con l’allestimento della mostra “Uomini e Pietre – Ome e Peire”, presso la sede espositiva dell’Ecomuseo “Terra del Castelmagno”, che, dal dicembre 2013 all’agosto scorso, ha registrato più di 2.000 visitatori.
I risultati del nuovo ciclo di ricerche potranno confluire nella stesura di saggi pubblicati su “Draios e Viol”, o essere resi pubblici attraverso l’allestimento di mostre sostenute dall’ecomuseo “Terra del Castelmagno”.

Per ulteriori informazioni ecomuseo@terradelcastelmagno.it, diego.deidda@outlook.it.

PIRAMIDE DELLE ETA'.  SAN PIETRO MONTEROSSO -1790
Presentazione dei numeri 3-4 di Draios e Viol a Vinadio, la ricerca storica dei laboratori di ricerca delle valli Stura, Grana e Maira con la musica occitana de "La Mesquia".
 — con MariaElena Rosso e Gloria Degioanni.

mercoledì 22 ottobre 2014

Venerdì sera, 24 ottobre, i Laboratori di ricerca storica degli ecomusei presentano i numeri 3 e 4 di "Draios e Viol" a Vinadio, in occasione della FIERO DI SANT.


Interverranno: Stefano Martini, Diego Deidda, Maria Elena Rosso, Davide Arneodo, Gloria Degioanni.

A seguire musica occitana con "La Mesquia".


h. 21.00, Salone parrocchiale, VINADIO  

venerdì 5 settembre 2014

LA MOSTRA "OME E PEYRE - UOMINI E PIETRE"

Visita online la mostra "Ome e Peire - Uomini e Pietre. L'attività di estrazione delle lose in una comunità alpina. San Pietro Monterosso XVII-XIX secolo" (8-12-2013, 31-08-2014). 

La mostra è stata allestita dal Laboratorio di ricerca storica dell'Ecomuseo "Terra del Castelmagno".



Clicca qui
https://www.blendspace.com/lessons/AevsO8YfoxFAqQ/edit

e poi play in alto.

La copertina del nuovo numero di Draios e  Viol



IL BLOG DEI LABORATORI DI RICERCA STORICA

ECOMUSEI DELLE VALLI STURA, GRANA E MAIRA 

Draios e Viol, sentieri alpini tracciati dalle bestie e dagli uomini.

La nostra storia

La promozione culturale di un territorio può avvenire solo se il tessuto sociale delle Comunità locali viene coinvolto non solo come destinatario passivo, ma come attore e produttore stesso delle attività. Da questo presupposto è scaturita in valle Stura, in seno all’Ecomuseo della Pastorizia, oltre dieci anni fa, l’idea di organizzare una serie di incontri volti a introdurre alla ricerca storica alcuni abitanti della valle, ma anche, semplicemente, chi la frequenta e la conosce. L’ecomuseo ha avuto la possibilità di sostenere la formazione di un gruppo di valligiani, interessati alla storia delle proprie Comunità[1], che hanno costituito il Laboratorio di ricerca storica dell’ecomuseo. Tale formazione è passata attraverso incontri seminariali a cadenza settimanale in cui il lavoro è stato organizzato in gruppi. Questo ha consentito di avere un confronto continuo, arricchente sui piani del merito e del metodo. I risultati di queste ricerche sono confluiti - grazie all’appoggio e al sostegno dell’Ecomuseo della Pastorizia – in svariate mostre, pensate per la restituzione dei saperi alle Comunità locali, e in una pubblicazione periodica (“Draios, Quaderni dell’Ecomuseo della Pastorizia), destinata a un pubblico più vasto.
Il successo dell’iniziativa in valle Stura ha spinto a esportare l’esperienza in due vallate limitrofe: la valle Maira e la valle Grana. Qui sono nati altri due laboratori di ricerca storica supportati dalle realtà ecomuseali: l’ecomuseo  “Alta valle Maira”  e l’ecomuseo “Terra del Castelmagno”.


Insieme

La condivisione dei presupposti teorici, il riconoscersi nella pratica dei medesimi approcci metodologici nell’ambito della ricerca[2], ha condotto i tre laboratori a intraprendere la strada del confronto e della collaborazione.
Questa nuova fase della vita dei gruppi di ricerca ha portato un primo importante riscontro a livello internazionale: l’invito della Federation Internationale de l’Historie Pubblique e dell’Università di Ottawa a partecipare, in qualità di relatori, al congresso annuale del National Council on Public History che si è tenuto in Canada nell’aprile 2013. Tale evento, oltre a essere stato un importante momento di visibilità internazionale per le politiche culturali promosse dagli ecomusei delle tre valli, ha rappresentato, per i volontari dei tre laboratori, un’occasione unica sia per far conoscere a un pubblico vastissimo il loro decennale impegno nell’ambito della “Public History”[3] sia per confrontarsi, condividere, scambiare esperienze e intrecciare importanti relazioni culturali con altre realtà simili che operano a livello internazionale.
Dall’estate del 2014 una nuova pubblicazione raccoglie i risultati delle ricerche dei laboratori di ricerca storica di tutte e tre le valli cuneesi: “Draios e Viol”, termini che, nella comune lingua d’Oc delle tre vallate, indicano i sentieri, quelli tracciati dagli animali e quelli tracciati dagli uomini.


[1] Gli “storici nativi” come li ha definiti  l’antropologo alpino Pier Paolo VIazzo. Viazzo P.P., Antropologia, storia locale, restituzione del sapere: problemi di valorizzazione del territorio in prospettiva antropologica, in Di Gangi G. Lebole C. M., Leggere il territorio. Metodi di indagine e finalità a confronto, Edizioni Marcovaldo, Cuneo 2003.
[2] Sinteticamente l’approccio metodologico praticato da tutti i gruppi fa riferimento alla Microstoria.
[3] Con Public History si intende l’ampia gamma di attività svolte da persone con formazione nella disciplina della Storia, al di fuori degli ambienti accademici. Chi fa Storia Pubblica deve utilizzare i metodi della disciplina storica, farlo in modo professionale pur non essendo professionista, praticare le attività di ricerca in modo collaborativo e rendere i risultati accessibili e fruibili dal pubblico.